La maieutica del TRE

Possiamo facilmente innescare tremori neurogeni controllati attraverso gli esercizi del TRE e ottenere una sensazione di benessere e rilassamento, una maggiore consapevolezza corporea e dei vissuti interiori. Mettiamo in atto una risposta naturale, fisiologica del corpo umano. E’ così semplice, ma questo non vuol dire che sia superficiale.

Il metodo rivela una complessità che si manifesta quando i riflessi evocati dal tremore fanno emergere reazioni psicofisiche particolari, che possono essere indicative della necessità del corpo di riproporre le stesse reazioni automatiche che erano state messe in atto in passato in risposta all’evento traumatico, ma che, per molteplici ragioni possibili, si erano interrotte precocemente. Evocando tali reazioni automatiche del nostro cervello più antico, l’organismo può riattivare il processo abortito ed esaurire quella carica energetica che altrimenti tende a mantenere il sistema nervoso in costante stato di allerta generando tensioni croniche.

Compito della nostra formazione è quello di indagare questa complessità

Imparando a riconoscere i segnali corporei di attivazione dei sistemi di difesa è possibile rimodulare l’attività dei sistemi interni di allarme. Questo può avvenire una volta che si è compreso come creare e mantenere una condizione ambientale dove la persona si senta al sicuro, protetta e a proprio agio. Nei nostri corsi di formazione si insegnano modalità di grounding ed esercizi di consapevolezza corporea che portano la persona a percepire sicurezza e fiducia nelle proprie risorse.

Il trauma o lo stress ripetuto frammenta la mappa originale interna del nostro corpo, il nostro cervello disconosce alcune parti e abbiamo esperienza di vivere in modo disgregato e disorganizzato il nostro corpo e le nostre emozioni.

Il grande vantaggio terapeutico del metodo di TRE è quello di poter ingaggiare il Sistema Nervoso Autonomo e richiamare risposte neurologiche più evolute. Lo studente impara a riconoscere i segnali di attivazione, impara a regolare l’attività del sistema nervoso entro i limiti di tollerabilità, così da permettere alla tensione interna di scaricarsi con misura e controllo attraverso il tremore terapeutico; a quel punto può avvenire una rinegoziazione tra stati neurologici obsoleti, ma attivi e costrittivi, e le nuove risposte che richiamano la mappa originaria del nostro corpo.

Testo: Giulia Villa

Immagine: © Sophie Standing/Steve Haines – Singing Dragon Pub. 2016

 


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