Testimonianze

Ivan Martani - Fisioterapista, testimonianza Metdo TRE Italia
La mia esperienza con il metodo TRE in ambito fisioterapico è estremamente positiva. Aiuta a sciogliere le tensioni da accumulo e costituisce un ponte relazionale tra tensioni emotive e tensioni strutturali confermando la non divisibilità di mente e corpo.
Ivan Martani, Fisioterapista

Gialuca Bianco, Medico- testimonianza Metodo TRE Italia

Il TRE ha per me assunto la valenza di maggiore efficacia resettiva del tono muscolare rispetto a tutte le altre forme di rieducazione posturale con le quali si presta ad agile integrazione. Ciò si verifica soprattutto nelle forme di deficit propriocettivo conseguente a problematiche della sfera psico-emotiva e stress-correlate.
Gianluca Bianco, medico specialista in Medicina Interna con Master Universitari in Posturologia e in PNEI

Malcom Bilotta, psicologo e insegnante yoga - Testimonianza Metodo TRE

Il lavoro con il TRE ha sempre sortito grande interesse oltre che risultati di grande efficacia nella messa a fuoco di problematiche difficilmente emerse con altri metodi. Il lavoro sul corpo e le memorie in esso situate con il TRE è decisamente un ausilio che mi sento di consigliare a tutti i colleghi che cercano un trade d’union tra la mente e il corpo, tra le emozioni e la razionalità, tra essere e anima!
Malcolm Bilotta, psicologo clinico e istruttore di yoga

Un mezzo molto efficace per far prendere coscienza all’individuo di blocchi energetici ed emozioni ad essi correlati, nel rispetto dei tempi e dei modi del paziente stesso. Inoltre è un aiuto efficace per insonnia, stati ansiogeni e tensioni muscolari. Lo utilizzo personalmente di tanto in tanto, lo uso durante le mie sedute sia di yoga sia di terapia bioenergetica, consigliandolo inoltre fortemente a terapeuti ma anche al singolo individuo come ripristino efficace dell’equilibrio del sistema nervoso autonomo o semplicemente come rilascio delle tensioni croniche congelate nella muscolatura.
Flavia Astolfi, terapeuta di bioenergetica e istruttrice di yoga

Abbiamo condotto un gruppo sperimentale di lavoro sul tremore neurogeno in biodinamica craniosacrale. E’ stato molto apprezzato dai partecipanti e ha avuto molto successo. Tra le nostre discipline c’è un proficuo terreno di scambio e di crescita reciproca.
Paolo Maderu Pincione, formatore in biodinamica craniosacrale

Ho fatto la mia prima esperienza con il TRE e l’effetto prevalente è stato quello di ripristino di un equilibrio alterato da qualcosa che in quel periodo avvertivo, ma non sapevo riconoscere e risolvere, sebbene mi sforzassi parecchio di farlo attraverso la mente ed il ragionamento. Da allora posso dire di aver trovato un nuovo strumento per liberare l’energia trattenuta non solo nei miei muscoli contratti, ma anche in parti di me più profonde.
Sara Davini, biologa e specialista in biochimica clinica

Reputo questo approccio molto utile e importante per tutte quelle persone che vogliono allontanare stress, tensioni e dolori, in maniera semplice e naturale. Una conoscenza da tenere nel proprio bagaglio degli strumenti del “buon terapeuta”.

Andrea Rizza

Osteopata

E’ stata un’esperienza incredibile imparare i TRE. Non avevo mai provato così tanta energia nel mio corpo. Già la mattina seguente sono diminuiti tutti i miei soliti dolori alla schiena e la stanchezza nelle gambe. Ho già praticato indipendentemente gli esercizi in fase di allenamento e mi sento decisamente più sciolto. É incredibile realizzare come il corpo sappia aggiustare se stesso in così poco tempo.

Mi sono approcciato al metodo in maniera scettica. Ma da subito ho dovuto constatare l’efficacia dello stesso. Anche a distanza di tempo ricorro al TRE in particolari situazioni di stress, e mi è particolarmente utile per affrontarle.

… ho avuto modo di provare la tecnica un paio di volte sempre in gruppo. Si tratta di una sorta di movimento spontaneo indotto da alcune tecniche che stressano alcuni gruppi muscolari (l’ileo psoas nello specifico). Dopo aver eseguito la preparazione una sottile vibrazione si insinua a livello delle strutture collegate con lo psoas (bacino, parte inferiore della colonna vertebrale, femori etc). Tale vibrazione diviene sempre più intensa e porta ad una vera e propria espressione motoria assolutamente spontanea che si concentra dapprima solo nelle zone sopra elencate e poi cominci a diffondersi in altri luoghi del corpo. La respirazione diviene assai fluida e in armonia con quanto il corpo sta sperimentando. La cosa si protrae per un ora o più e quando giunge al culmine a poco a poco decresce fino al ristabilirsi di uno stato di quiete. Lo stato provato dopo l’esperienza è di profonda distensione, serenità e buon umore. La cosa curiosa è che i movimenti si concentrano in luoghi dove il corpo è per così dire bloccato, dove c’è più tensione, la qual cosa sembrerebbe indurre un lavoro di autorigenerazione o autoriequilibrio delle energie in gioco. Credo sia una tecnica che valga la pena sperimentare…

In seguito a un incidente in automobile mi sentivo instabile e confusa, come nella nebbia. Avevo anche il collo e il torace doloranti a causa delle contusioni subite. Dopo quindici giorni ho iniziato a fare gli esercizi del T.R.E. e già dopo due ore ho iniziato a sentirmi più lucida, più presente, e a rilassarmi. Sono riuscita a anche concentrarmi meglio su un lavoro di traduzione che da giorni non riuscivo a concludere. Ho ripetuto gli esercizi per una decina di giorni e ogni giorno mi sono sentita più sicura, finché ho potuto rimettermi a guidare, cosa che fino a quel momento non ero ancora riuscita a fare.

Incontro il metodo TRE e mi ritrovo catapultata in uno spazio sconosciuto ed al momento stesso entusiasmante. Questa breve ma intensa esperienza apre spazi nuovi nel mio lavoro di Craniosacralista, in cui ho potuto finalmente lasciare emergere e rilasciare ciò che da anni mi faceva sentire costretta, tenuta e inadeguata.

Cinzia Bogani

Craniosacralista

Ho trovato il metodo TRE facile da usare, divertente e molto efficace. Ho apprezzato particolarmente il fatto che questa tecnica è accessibile a tutti – indipendentemente dall’età, dal sesso, o dalla gravità del problema.

Praticando per un periodo abbastanza lungo il T.R.E. ho avuto modo di notare come agisce in me. La cosa più evidente, che credo tutti quelli che lo praticano abbiano notato, è che una sessione di circa venti minuti è sufficiente a ristabilire il benessere dopo una giornata difficile: più volte mi è capitato di rientrare a casa stanca fisicamente e mentalmente e di rimettermi in forma con una breve seduta di T.R.E. Qualche volta con il T.R.E. sono riuscita a sciogliere velocemente tensioni muscolari o rigidità alla schiena. Altre volte una seduta un po’ più lunga mi ha provocato una certa spossatezza, mentre in altre occasioni mi ha rinvigorita. Mi è anche capitato spesso di non notare grandi differenze fra prima e dopo la seduta e ho capito nel tempo che non è sempre così facile accorgersi immediatamente dei benefici del T.R.E. Ad esempio, una cosa che all’inizio non avevo notato, perché si è affacciata pian piano, è la comparsa di una nuova sensazione di vitalità del mio corpo, che sento molto più presente e vibrante, come se mi ci fossi finalmente calata dentro.

Mi chiamo Flavia, ho 38 anni, e ho un compagno da quasi 6 anni, con il quale fino a poco tempo fa non avevo avuto mai un rapporto sessuale appagante. La mia prima esperienza con l’altro sesso è avvenuta abbastanza tardi, a quasi 20 anni, e con difficoltà ricordo (o voglio ricordare) le emozioni che l’hanno accompagnata. Fatto sta che da quella volta ho iniziato a provare un profondo senso di inadeguatezza e non sono mai riuscita ad avere un orgasmo. Le cose sono inaspettatamente cambiate dopo aver partecipato a quattro sedute di TRE. Durante l’ultima di queste le oscillazioni del mio bacino mi hanno stimolato non solo un pianto di gioia, ma soprattutto una strana vibrazione “calda” a livello del coccige. Nei giorni a seguire io ed il mio ragazzo siamo riusciti ad avere il nostro primo “vero” rapporto.

… avrei dovuto prendere almeno due giorni per me dopo il training: si sono mosse molte cose che avevano bisogno di tempo per integrarsi. C’è un livello del lavoro che non è percepibile o meglio che è aldilà del nostro controllo, (per fortuna, ed è forse questa la cosa che mi piace di più del TRE), e che avevo sottovalutato.

Un paio di mesi fa mi trovavo con un’amica in una farmacia quando è entrata una ragazza che, piangendo e chiedendo aiuto, si è buttata per terra tremando in maniera evidente in tutto il corpo! Nessuno le si avvicinava; le persone spaventate, lei spaventata, farmacisti spaventati. Solamente la farmacista, dopo qualche momento, rimanendo in piedi e a distanza, le ha chiesto cosa fosse successo, preoccupata. La ragazza, sdraiata per terra, da sola, continuava a chiedere di darle qualcosa per calmarsi, per calmare questo tremore raccontando confusamente di aver litigato con il fidanzato.
Ho deciso di avvicinarmi, mi sono seduta sul pavimento, vicino a lei, mi sono presentata, le ho chiesto come si chiamasse, le ho preso la mano e le ho chiesto di raccontarmi meglio cosa fosse successo. Aveva litigato con il fidanzato che l’aveva lasciata mentre era sola alla guida. Era stata presa dal panico, aveva cominciato a tremare e si era ulteriormente spaventata. Le ho spiegato che quello che stava accadendo era del tutto naturale, normale e le ho spiegato cosa fosse il tremore. Le ho detto di non aver paura, di lasciarsi tremare e che piano piano avrebbe smesso, che non doveva fare altro se non qualche respiro più profondo, che sarebbe stata meglio e che sarei rimasta li con lei fino a quel momento. La ragazza ha tremato per una ventina di minuti. Poi si è progressivamente calmata.

Elena Invernizzi

Operatrice Metodo TRE

Il metodo TRE mi è stato estremamente utile soprattutto per scaricare dal corpo i miei stati ansiogeni. Ora riesco a gestire questi stati molto meglio entrando in contatto col mio corpo e sciogliendo eventuali blocchi. Attraverso il metodo del tremore riscontro subito uno stato di leggerezza e maggiore dinamismo psicomotorio. Un metodo assolutamente da acquisire!!!

Ormai è da quasi due anni che pratico il metodo T.R.E. All’inizio ho fatto gli esercizi ogni giorno per un paio di mesi e da allora alterno periodi durante i quali eseguo gli esercizi con continuità ad altri durante i quali pratico più raramente. Queste oscillazioni sicuramente dipendono da quanto tempo ho a disposizione ma credo che questa spiegazione non sia sufficiente. Mi sono accorta che nei periodi più critici, quando sono tutta presa da necessità impellenti che per varie ragioni non posso trascurare, mi dimentico di eseguire gli esercizi. Quando queste fasi si concludono, invece, mi “ricordo” del T.R.E. e riprendo a praticarlo, scaricando in questo modo tutte le tensione accumulate e ripristinando il benessere. Credo che il sorgere di questo benefico automatismo sia una conseguenza della costanza che ho avuto all’inizio, che ha permesso al mio corpo di impadronirsi di questo utilissimo strumento, e rappresenta per me una conferma del fatto che il metodo agisce in sintonia con il mio organismo.

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